lunedì 15 ottobre 2012

Martian co-sleeping

Premessa numero uno: amo dormire. A lungo. 6 ore sono il minimo vitale, 8 il minimo per affrontare la giornata in maniera non comatosa, 10 quelle che mi ci vorrebbero in un mondo ideale.
In gravidanza il pensiero di una notte in bianco con il bebé urlante in braccio mi spaventava molto più dei racconti del terrore sul parto.
Premessa numero due: amo dormire comoda, che per me significa SOLA. Io e AlienDad abbiamo letti separati e 5 anni di convivenza non hanno fatto altro che rafforzare la nostra scelta.
Ecco quello che pensavo del co-sleeping nella mia vita da non-mamma :
"ognuno nel proprio letto è un dogma indiscutibile, non ci ho mai voluto un compagno nel mio, figuriamoci un bambino!", 
- "Non è pericoloso? Potrei schiacciarlo, io mi muovo tanto!"
- "ma così si viziano, i bambini devono imparare a dormire da soli!"

Tanto tempo libero in gravidanza mi ha concesso letture interessanti e così fra un Il tuo bambino e Il concetto del continuum, conditi con articoli de Il bambino naturale, ho cominciato a pensare a un tipo di maternità molto diversa da quella che avevo vissuto fino ad allora come figlia e, nella mia immaginazione, come madre. Mi sono avvicinata al mondo AP (l'attachment parenting del Dr. Sears, di cui proprio in questi ultimi giorni ho letto Genitori di giorno e di notte, consigliatissimo, come i libri precedentemente citati) e molte delle mie certezze sono state scalfite per poi crollare definitivamente all'arrivo di quel buffo esserino alieno.
In realtà durante i primi mesi abbiamo avuto un co-sleeping parziale, su e giù dal lettino vicino al mio letto, quando era l'ora della tetta ci si trasferiva per poi quasi sempre addormentarsi in due... Ma quell'avanti e indietro era abbastanza stressante visto che i risvegli erano circa ogni 2 ore/2 ore e mezzo. A 10 mesi della piccola un febbrone tenace l'ha costretta nel letto di mamma per tutta la notte e da lì non c'è stata più alcuna possibilità di schiodarla (il lettino viene ora usato solo per i pisolini diurni).
E così quella che sembrava una soluzione temporanea, in tempo di emergenza, si è trasformata in una consuetudine, tanto che per preservare il mio spazio fisico e la serenità notturna ho comprato un nuovo letto da una piazza e mezzo che inaugureremo stasera con - spero vivamente - somma soddisfazione!

mercoledì 10 ottobre 2012

Passione ereditaria?

In una camerina minuscola in cui a malapena entrano un lettino e una cassettiera, io ho infilato una libreria stracolma di libri per bambini, alcuni di quando eravamo piccoli io e AlienDad, altri comprati su Amazon durante la gravidanza quando ancora c'erano gli sconti succosi (maledetta legge Levi!!) e io, invece di pensare al classico corredino, mi davo all'acquisto compulsivo inseguendo il Gruffalò o il dr. Seuss. Ora continuo a nutrire le mensole attraverso i siti di scambio libri, visto che il periodo è di vacche magre e la spesa che mi posso permettere non va oltre l'1,28€ del piego (e qui ci sarebbe da aprire un'altra parentesi sullo stato disastroso in cui versano le poste e il tempo indecente che ci mettono ad arrivare i pieghi, quando si degnano di arrivare e non scompaiono. Mi stanno facendo venire voglia di smettere del tutto col baratto!).
L'aliena per ora sembra più affascinata dai libri in quanto oggetti fisici da manipolare (anche se quelli fatti apposta tipo Ikea Circus non se li fila granché) e leggerle una storia da A a Z è ancora impossibile (ma neppure da A a B, visto che lei nel frattempo è già partita a sfogliare/strapazzare le pagine con foga, agitare il libro in aria, indicare le figure parlando nella sua lingua in codice, picchiare con mano aperta i soggetti raffigurati...), ma spero che crescendo si appassioni quanto la mamma e che la lettura somigli sempre più a un'attività rilassante e sempre meno al wrestling.

sabato 15 settembre 2012

Parti e riparti...

Ed ecco che a quasi un anno dall'anniversario del mio parto è arrivato pure il capoparto per festeggiare. Ah, ma allora era per quello che i giorni scorsi avevo i nervi a fior di pelle, istinti autolesionisti, fame insaziabile (vabbé, quella un po' sempre...) e un fiorire di brufoli che neanche a 15 anni... Scema io a non avere colto i segnali e avere pensato solo al cambio di stagione!

sabato 25 agosto 2012

September Morn

Quest'agosto torrido, senza la possibilità di una passeggiata, di un bagno al mare, di una gitarella fra i boschi, si è allungato all'inverosimile, mi ha schiacciato contro le pareti di casa alle quali ormai mi sono fusa, mi ha buttato a terra senza fiato, piena di cattivi pensieri, di nostalgia, di bisogni che non posso soddisfare. La testa gira e rigira a vuoto, in loop, e per fortuna a tenermi ancorata alla sanità mentale ci sono i sorrisi sghembi di una bimba buffa e buoni libri per quando lei dorme.
Sogno tanto, come sempre, e i miei sogni mi ricordano in maniera spietata che ciò che ho accettato razionalmente è ben lungi dall'essere stato accolto nel mio cuore.
Ma sta arrivando settembre, e forse le piogge porteranno nuovi sogni, maggiore accettazione, e uno sguardo meno offuscato dalla frustrazione e dal rimpianto.

sabato 11 agosto 2012

Baby Zombie

Pare (dicono i siti americani scovati googolando, ma lo dice pure mia zia - vecchio e nuovo si incontrano) che i morsi a quest'età siano segno di affetto.
Senti figlia mia, ma non è che ci si può concentrare intensamente sullo sviluppo verbale per dire a mamma tua: "ti voglio bene"? Non è il mio ego, ma la mia carne livida e ferita che ti implora...

martedì 7 agosto 2012

Mamma Fantaghirò

È la settimana mondiale dell'allattamento e siccome non se ne parla mai abbastanza voglio citare una mamma un po' diversa dal solito: Alessandra Martines. Prima di tutto brava perché 49enne incinta di 5 mesi del moroso 29enne se ne frega delle solite malelingue (come giustamente osserva lei, prima stava con Lelouch che ha 26 anni di più e nessuno aveva da ridire), e poi ancora brava perché di donne dello spettacolo che praticano e pubblicizzano l'allattamento ce ne sono poche.

Ecco cosa dice in un'intervista a Vanity Fair : "Con Stella l'ho fatto fino ai suoi 3 anni, ero anche socia della Leche League. In Europa c'è molta disinformazione sull'argomento. Tanto per cominciare, per il bambino non c'è solo il vantaggio nutrizionale, o dello sviluppo più veloce del gusto - perché la natura nelle varie fasi di crescita cambia il sapore del latte materno -, o della migliore protezione immunitaria : è statisticamente provato che chi viene allattato ha meno probabilità di diventare dislessico o fumatore, e invece ha più probabilità di diventare poliglotta perché l'esercizio svolto nei primi mesi dalla mascella stimola lo sviluppo cerebrale. Poi ci sono i vantaggi per la mamma. Pochi sanno quanto fanno male le pillole che bloccano il latte. C'è chi pensa, a sproposito, che l'allattamento rovini il seno. Invece fa perdere più in fretta il peso accumulato in gravidanza, e favorisce le contrazioni dell'utero che lo fanno tornare alla sua forma originaria. Lo sa che allattando si può anche avere un orgasmo? Poche ne parlano, perché temono che ci sia qualcosa di morboso, invece è solo un naturale riflesso fisiologico. Comunque, la cosa più importante è che una donna faccia quello che si sente. Anche allattare a ogni costo può essere controproducente: io, che ho preso il latte da una madre stressata dall'iperlavoro, avevo sempre mal di pancia. A Stella infatti ho regalato tutto il tempo che voleva: ho aspettato che si staccasse da sola".

Ho apprezzato l'entusiasmo con cui ne parlava (anche se sull'orgasmo rimango un po' dubbiosa, c'è chi dice di averlo provato anche durante il parto, sarò forse l'unica sfigata che si contorceva di dolore e non di piacere??) e l'avere comunque puntualizzato l'importanza di una scelta consapevole e in linea con le esigenze e indole della madre. Anch'io, pur essendo pro-tetta, credo sia meglio il biberon dato con amore che il seno controvoglia.

domenica 5 agosto 2012

Non vi lascerò orfani

Ok ho già detto che mi piace la Bignardi, be' lo ribadisco. Ho appena finito "Non vi lascerò orfani", memoir familiare che si concentra in particolare sulla madre, la cui morte dà lo spunto per la narrazione. È scritto con quel suo tipico tono amichevole ma mai sciatto, e mi ha divertito e commosso. Non è certo uno di quei libri imprescindibili, ma mi ci sono ritrovata, ha saputo esprimere nitidamente certi sentimenti che nel mio caso erano confusi...

Questo è la morte, oltre alla mancanza di chi non c'è più: è la vita, con tutti i suoi ricordi.
E amore. Tutto l’amore che chi se ne va ci ha dato, buono o cattivo che sia stato.
Per quello soffriamo tanto quando ci muoiono i genitori: sappiamo bene che nessuno ci amerà mai più così. 
Ci piangiamo addosso, meschini. Se muoiono di malattia è un’agonia. Se muoiono improvvisamente una sciabolata nel cuore.
Ti manca un pezzo e non ci puoi credere che potrai vivere senza il loro sguardo addosso. Senza la possibilità di far felice qualcuno solo perché hai telefonato, hai sorriso, ti sei ricordato, hai fatto un gesto piccolo che non ti è costato niente, solo perché sei contenta. Solo perché esisti.
Capisci che l’unica cosa che conta nella vita è l’amore che puoi dare a chi te lo chiede, che siano i figli, i nonni o la prima persona che incontri per strada. Che essere gentili e pazienti conviene, perché quello che non abbiamo dato pesa più di qualunque cosa possiamo aver perso: tempo, divertimento, riposo.
Ti illudi che ora che l’hai capito passerai il resto della vita ad amare gli altri.
Forse lo farai. Forse no.



...perdere un genitore a quarant'anni fa più male che a venti.
A venti è uno strazio, ma sei in corsa e corri. A quaranta è un dolore che non passa più.
Non potrai più decidere se andarlo a trovare o no.
Non potrai più fargli un regalo, spedirgli una cartolina , fargli una sorpresa telefonando a un'ora insolita. 
Non potrai più far felice nessuno con così poco.
Con nessuno ti sentirai più te stesso come con lui.


Anche ora che provo a raccontarla devo difendermi da lei, stavolta dalla sua assenza.
Non posso pensarla a lungo. Mi manca. Devo costruire una distanza di parole che tengano a bada le emozioni.
Se mi distraggo, se non sto attenta, la sua mancanza mi investe come un'ondata di caldo o una musica improvvisa.  Sovvrapensiero spruzzo un profumo che mi ha regalato [...] e improvvisamente lei è lì. [...] È lì che mi sovrasta, mi avvolge, mi toglie il fiato, mi riempie.

lunedì 30 luglio 2012

Gli ultimi giorni alieni in una frase fatta ma veritiera

In questi ultimi giorni di febbre invincibile non faccio altro che pensare a quando mi chiedevi apprensiva se mi era passato il mal di testa o qualsiasi altro disturbo e io ti rispondevo: "cosa vuoi che sia in confronto ai tuoi problemi?". Al che tu subito sbottavi: "che c'entra? Starei ancora peggio se potessi evitare a te o a tuo fratello anche un minimo dolore!", e io un po' mi intenerivo, ma un po' pensavo che fosse un'affermazione esagerata. Ma tu dicevi quello che prima o poi tutti i genitori dicono: "quando sarai mamma capirai". Ecco ti volevo solo dire che sì, ora ho capito.

domenica 22 luglio 2012

Equilibrio tra sorpresa e complessità

Cito dall'ultimo Sette, stralcio di rubrica di Anne Kelly:

"All'età di 6 - 8 mesi i bimbi sono un sofisticato laboratorio cerebrale [...] e niente avviene mai in modo casuale. Un complesso esperimento condotto negli Stati Uniti ha mostrato che i bambini scelgono sempre la cosa giusta, quella dove c'è il miglior punto di equilibrio tra sorpresa e complessità. Non si spaventano di fronte all'oggetto nuovo né a quello che non comprendono: semplicemente li analizzano basandosi anche sulla loro esperienza. Come ha detto uno dei ricercatori: I bimbi piccoli, contrariamente agli adulti, sono intelligenti in ogni istante."

E allora, mi domando: quand'è che ci perdiamo per strada? E per colpa di chi o cosa? Siamo per caso noi genitori a interrompere con le nostre smanie e fisime questo costante flusso di intelligenza? -__-

giovedì 19 luglio 2012

Aliena o vampira?

Le ragadi... again... oggi ho attraversato le seguenti fasi: prima negazione, poi sbigottimento e infine depressione.
Rewind: I primi 2 mesi di allattamento hanno messo a dura prova non solo il mio fisico, ma soprattutto i miei nervi; ho rischiato la depressione post-parto per quelle maledette ferite che mi procuravano dolori lancinanti e che gettavano un'ombra su quello che doveva essere uno dei periodi più belli. Le ho combattute tenacemente, mi ero così intestardita sull'allattamento esclusivo che ho fatto di tutto per non cedere al latte artificiale e, tra molte lacrime e sangue, posso dire di avercela fatta.
Ora l'aliena (che oggi ho rinominato vampirella) ha 10 mesi, ciuccia ancora di gusto, lo svezzamento va a rilento (solo qualche assaggio e qualche pappa mangiata svogliatamente), e ha 4 bei dentini affilati che fanno tanta simpatia quando ride, ma che diventano un po' meno simpatici quando il piccolo mostro decide di affondarli nelle tette della mamma, così giusto per vedere l'effetto!
Sono andata a ripescare l'olio Vea e il Purelan con la morte nel cuore, e ho pure paura che mi venga un ingorgo visto che oggi ho privilegiato la tetta (per ora!) sana, e l'altra, oleata e al vento, sta diventando marmorea.

Ho già in mente una serie di insulti per chi oserà dirmi ancora che DEVO avere almeno un secondo figlio, altrimenti significa che sono un'egoista.

sabato 14 luglio 2012

Roba che va, roba che viene...

Stamattina, dopo essermi liberata di una tonnellata di roba per bambini (passata ad un'amica incinta), non faccio neppure in tempo a gustarmi la piacevole sensazione del declutter-finito-al-posto-giusto che AlienDad mi prospetta un pomeriggio all'Ikea...
Ma allora è destino che questa casa non conosca neanche l'ombra del minimalismo! :( Però sono stata brava, ho preso solo una lampada che mi serviva (poca spesa, molta resa, fa una bella figura!) e giochini per la bimba (che non ne ha milioni come la maggior parte dei suoi coetanei perché la mamma di solito si getta sui libri e oggi ha voluto rimediare...).
Adesso vediamo se da qui alla fine dei saldi mi manterrò virtuosa (sto cercando di comprare il meno possibile, soprattutto vestiti per me) o mi farò tentare dalle lusinghe di questo periodo.

mercoledì 11 luglio 2012

Superstizioni aracnidi

Bilancio di oggi: la prima febbre dell'aliena durante le ferie della pediatra + una multa salatissima per AlienDad in un mese già colmo di spese extra.
Ma venerdì 13 non è tra 2 giorni? Intanto, per attirare karma positivo, invece di uccidere con un veloce colpo di ciabatta due ragni (alla vista del secondo a distanza di ore mi sono veramente sentita messa alla prova...) li ho accompagnati, non troppo gentilmente, ma sempre meglio che venire spiaccicati, fuori dalla finestra. Della serie: come cercare di ristabilire un equilibrio fra bene e male, e combattere le proprie fobie, pensando intensamente a La tela di Carlotta.

mercoledì 27 giugno 2012

Rituali da perfezionare

Attacco con nonchalance Twinkle twinkle little star e tu mi fai un sorriso talmente sornione, come a dire "seee, ti piacerebbe mamma, eh!", che la ninna nanna si spezza in risata...

mercoledì 20 giugno 2012

Baby bulla in trasferta

In occasione della festa del patrono abbiamo trascorso un fine settimana a Pisa godendoci sabato la luminara lungo l'Arno (colpo d'occhio davvero suggestivo, atmosfera magica, peccato per l'inevitabile folla che spezzava un po' la poesia ) e domenica la visita alla città. La piazza dei miracoli  mi ha incantato, purtroppo il tempo a disposizione era poco quindi niente salita sulla torre, ma solo battistero e camposanto in velocità. La giornata era torrida e io ho quasi rischiato un'insolazione (mentre le turiste giapponesi avevano TUTTE cappello a tesa larga e ombrellino parasole, sono sempre più avanti loro!), però ne è valsa la pena.
L'aliena, nonostante il caldo, la ressa, i denti in procinto di spuntare e due viaggi in macchina da tre ore nel giro di 24 totali, è stata bravissima. Insomma basta non chiuderla in casa e lei è contenta (realtà un po' difficile da accettare per una come me: amo viaggiare, ma se devo fare una passeggiata al parco del quartiere mi impigrisco e preferisco starmene a casa a leggere un libro); unica concessione al suo lato oscuro: aggressione al cuginetto coetaneo al quale ha graffiato a sangue il naso. Il poverino ogni volta che la sentiva gridare (sì perché lei quando è contenta strilla come un'aquila) si metteva a piangere.
Sto crescendo una bulla...

martedì 12 giugno 2012

Follia tricologica

Una mamma che si assenta ingenuamente per 5 minuti, un papà in preda a raptus da barbiere, una bimba tarantolata ma sostanzialmente indifesa. Risultato: un taglio così impresentabile e irrimediabile che non so come acconciare la povera creatura finché non le ricresceranno i capelli! Per fortuna è troppo piccola per sentirsi mortificata a causa di una frangia mozzata o di qualche spilletta frou frou messa in punti strategici... (al papà, che si è stupito del furore suscitato perché "convinto di avere fatto un buon lavoro", è stato vietato l'uso delle forbici, pena un taglio uguale a quello inflitto alla propria prole!).

domenica 10 giugno 2012

Rolling Kid

Quasi 9 mesi, l'età giusta per gattonare, ma no, sarebbe troppo banale per l'aliena. Lei, forse anche per tenere fede al proprio cognome, preferisce rotolare.

giovedì 31 maggio 2012

Un ringraziamento tardivo e qualche bla bla bla

Con tempismo da bradipo dopo circa un mese dall'assegnazione di un graditissimo ed inaspettato premio notifico e ringrazio. Eh sì, mi ci è voluto un po' per assimilare il fatto di avere ricevuto un premio per un blog nato da poco e non troppo aggiornato... ehm ehm...
Se dovessi continuare la catena e citare blog che seguo e apprezzo il post sarebbe davvero interminabile quindi da vera pigra non lo farò :P e mi limiterò a rispondere alle domande:

Qual è la tua rivista preferita? Vanity Fair
Qual è il tuo cantante preferito? Jeff Buckley
Qual è il tuo prodotto make-up preferito? Mascara (ormai l'unico che uso!)
Qual è il tuo film preferito? Tantissimi, diciamo Amleto di Zeffirelli
Qual è la tua youtube guru preferita? Nessuna
Dove ti piace vivere? Ho viaggiato troppo poco per scegliere un posto, so però dove mi piacerebbe andare almeno da turista: Giappone!
Quante scarpe possiedi? Pensavo poche, prima di rifletterci su, o comunque meno di quelle che possiede un'italiana media, poi pian piano ho fatto un calcolo mentale e ora direi: troppe! It's time to declutter, tanto metto sempre le stesse...
Qual è il tuo colore preferito? Colori caldi: giallo, arancio, rosso, ma ho un debole anche per il verde, mentre sono allergica al rosa.

I 3 cibi preferiti:
Pizza
pasta 
gelato  
 
 Grazie ancora a lacianfrusaglieria per l'onore e a presto! ^_^

domenica 13 maggio 2012

Si ha sempre bisogno della mamma...

... mi dicevi, e se dovessi racchiudere la maternità in una frase di poche parole sceglierei questa, ora più che mai. Quest'anno non posso chiamarti, e sono già 4 mesi oggi, ma lo so che per te non è una scusa sufficiente, figuriamoci, e allora: tanti auguri mamma, è davvero diversa la prospettiva di questa festa rispetto solo a un anno fa!

domenica 6 maggio 2012

Pomeriggio verde

Ieri pomeriggio abbiamo fatto un giretto a Forlì per le prime ore della notte verde. Il clima, sia come meteo che come atmosfera, era ideale e ci è dispiaciuto andarcene dopo avere girovagato fra banchette di prodotti eco-equo-bio, letto poesie appese ai muri, chiacchierato con persone amabili, visto la 500 elettrica (posso fare cambio con la mia a benzina???), comprato vestitini di seconda mano all'aliena in un delizioso negozietto che diventerà mia prossima tappa fissa (Babylon), e visto e sentito una delle mie guru della maternità: Giorgia Cozza. Spero di potere ripetere l'esperienza anche i prossimi anni, magari prolungando la permanenza fino a sera...

domenica 29 aprile 2012

Mammarsupio marziana?

Sono piccola, sono minuta, e sono pure una pigrona, odio fare sport, e il massimo dell'attività fisica che mi concedo è camminare ogni tanto, senza impegno, e senza stancarsi troppo... Ecco, non proprio la candidata ideale per portare pesi, bebè incluso. Ciononostante durante la gravidanza ero rimasta affascinata dall'idea del portare i piccoli e mi ero ripromessa di provare fasce e marsupi.
Passata la follia dei primissimi mesi ho tentato con una fascia de La terra e l'albero che però è stata subito accantonata. Sicuramente sarà un buon prodotto, ma purtroppo per me si è rivelata scomoda, e l'aliena me l'ha bocciata. Ora che è grandicella vorrei riprovare con posizioni da "bimbi grandi", magari mi riserverà qualche bella sorpresa, chissà!
Nel frattempo mi sono decisa all'acquisto di un marsupio e ho optato per un Beco Gemini acquistato sul sito di Libellula blu. E finalmente anch'io, pur essendo bradipo, sono riuscita a portare in giro la piccola tarantolata senza problemi. E non lo uso solo per farci delle passeggiate, ma anche in casa per fare i lavori (per esempio la metto lì dentro e me ne vado di sotto in lavanderia a stendere i panni) o per farla addormentare (ha un effetto calmante, più efficace delle semplici braccia materne).
Non so per quanto ancora schiena e gambe reggeranno visto che la piccola cresce a vista d'occhio e tanto piccola non è più, ma per ora sono felicissima dell'acquisto e spero di usarlo almeno per tutta la bella stagione!

venerdì 27 aprile 2012

Oggetti transizionali sempre più sofisticati...

Già resto perplessa di fronte all'uso smodato dei più semplici doudou, figuriamoci a uno che riproduce il battito cardiaco della madre...
Non sono una fanatica del co-sleeping, ma mi sembra davvero triste dovere ricorrere a espedienti simili per calmare e fare dormire un bimbo. "Usare" l'originale (sì, intendo la mamma), no???

lunedì 9 aprile 2012

Il primo viaggio

Lo scorso fine settimana abbiamo fatto un viaggetto toccata e fuga in Liguria (Andora e Alassio), abbiamo pernottato qui e la vita del gestore di bed&breakfast ci è parsa molto allettante, insomma una casa e un panorama simili unito all'idea di non avere altri padroni che se stessi ci ha fatto molta invidia!
Era il primo viaggio per la piccola aliena, ed è andato tutto sorprendentemente bene (a parte qualche pianto in macchina al quale ho cercato di rimediare con una tetta volante, mettendomi in posizioni da contorsionista *___* ). Ne deduco che quel piccolo animaletto ama andarsene in giro, insomma saremo costretti a viaggiare spesso, poveri noi!! :)))





martedì 20 marzo 2012

You put a spell on me

Domani avrai 6 mesi, e se dovessi fare un bilancio direi che da quando ci sei tu le emozioni sono estreme: quelle buone sono una gioia infinita, quelle negative un groviglio di paure e tristezze difficile da sbrogliare. E ogni giorno mi stupisco di come tu sia già una personcina, con la propria indole, oserei dire carattere, e di come il nostro rapporto evolva, non senza difficoltà, ma sempre con incanto, e io, che mai cedevo al melenso e che i miei sentimenti li tenevo nascosti come se a dirli si potessero sciupare, mi ritrovo con naturalezza a chiamarti amore mio e a ripeterti mille volte che ti voglio bene... 
La maternità a volte mi sembra un sortilegio, una magia, che non cambia la personalità, ma sblocca una parte sopita e concede un'opportunità anche per ripensarsi nel ruolo di figlia, per ricordare la propria madre con ancora maggiore affetto e perdono. L'ho contestata e combattuta tanto perché tanto l'amavo, perché più di ogni altra cosa volevo che lei ci fosse sempre per me, che non si nascondesse in quegli anfratti solo suoi lasciandomi fuori a lesinare briciole d'amore, ma ora so che quell'amore lei non sapeva darlo altrimenti e che in realtà non esistono angoli in cui nascondersi dal pensiero dei propri figli. 

giovedì 15 marzo 2012

I giochi di una mamma rimasta bambina

Dopo tanti anni di orgogliosa resistenza mi sono arresa a facebook e già me ne pento un po', ma d'altronde, come quasi tutte le cose, non è il Male assoluto se usato con moderazione (e settato con certi criteri di privacy soprattutto!). Non compariranno foto di mia figlia (anche se sono finite su altri profili facebook, ma non è che posso tenerla coperta col burqa...), e di sicuro non andrò a cercare vecchi compagni di scuola (brr, brivido di orrore lungo la schiena...), queste per ora le prime regole che mi sono data, poi vedremo come il giochino si evolverà.
Intanto in questi giorni il giochino che mi dà più soddisfazione non ha nulla di tecnologico, ma è anzi uno dei passatempi che più mi esaltava da bambina: le figurine! La Coop mi ha fatto tornare indietro di 25-30 anni e non posso che dirle grazie, amo riscoprire questi piccoli piaceri e sono già entrata nel gorgo dello scambio doppioni con i figli delle mie amiche! *____*

giovedì 1 marzo 2012

Le madri non sbagliano mai

Settimana scorsa su Vanity Fair Daria Bignardi riprendeva un ironico articolo del Wall Street Journal sulle migliori mamme (classificate in base alla nazionalità) facendo una bella riflessione (come sempre, oserei dire, amo la sua rubrica):

"[...] Leggendo questi titoli, mi è tornato in mente quello di un libro di Giovanni Bollea che mi è sempre piaciuto: Le madri non sbagliano mai. Naturalmente non è vero che le madri non sbagliano mai, ma è bello pensarlo, perché la cosa di cui avrebbero più bisogno, oltre a un aiuto domestico, è proprio di essere rassicurate. Che qualcuno dica loro quanto sono brave, come sia evidente che stiano facendo il possibile, il meglio che riescono. Che sono fantastiche a ricordarsi tutto, ad avere mille cure e attenzioni, sospinte da un amore infinito nonostante siano travolte da una vita complicata. Non glielo dice mai nessuno, eppure è così. La maggior parte delle madri fa il meglio che può. Quando le madri sbagliano, perché troppo ansiose, o iperprotettive, o nervose, lo sanno da sole, e niente le fa soffrire come rendersi conto di aver sbagliato o di stare sbagliando. Allora cercano di correggersi e migliorare. Ma è l’insicurezza, oltre alle tante cose che devono tenere insieme, a farle sbagliare. [...] Eppure l’unico vero errore che una madre può fare è quello di non amare. Una delle cose più belle dell’avere figli, forse la più bella di tutte, è che ti aiutano a essere una persona migliore. Che per nessuno come per un figlio ci si mette in discussione, si cerca di correggere i propri difetti, si è capaci di fare quello che, se fossimo esseri evoluti, dovrebbe essere la regola dei rapporti con gli altri: dare e amare. Ogni madre coltiva, o vorrebbe farlo, un germe di laica santità. Non è necessario essere madri per essere persone attente agli altri: ma le madri, e in genere le donne, sono più addestrate a esserlo. Sono obbligate a cercare di migliorarsi quotidianamente, perché i figli sono specchi che riflettono ogni minimo errore. È per questo che le madri non sbagliano, e se sbagliano quasi sempre si correggono da sole, francesi, mongole, italiane o cinesi che siano."

venerdì 24 febbraio 2012

Sophie la giraffa arriva anche su Marte!

Incredibile, partecipo quasi per caso a un giveaway (prima volta!) perché mi è sempre piaciuta quella buffa giraffina e vinco! *____* Il sito che la metteva in palio è Baby Green che visito ormai tutti i giorni, un'infinita fonte di spunti, utilissimo!! Lo store è Ekobebè che vende prodotti non solo belli, ma di qualità e rispettosi dell'ambiente (io finora ho potuto verificare in prima persona solo una tutina in ciniglia, ma la differenza con le solite tutine si nota eccome!). Credo proprio che mi rivolgerò a loro per i prossimi acquisti on line, non solo per me, ma anche per le amiche pancine in attesa!

Mommy talk ma non solo

Ieri pomeriggio l'ho passato insieme alle mie compagne di pance, le ragazze con cui ho frequentato il corso pre parto. Sono stata benissimo perché dopo esserci scambiate i nostri racconti dell'orrore (i primi mesi del post-parto) ed esserci rese conto con sollievo che ci siamo assestate tutte più o meno sullo stesso livello di nevrosi, sono riuscita ad affrontare anche altri argomenti che non fossero nanna-pappa e me ne sono tornata a casa con un libro, un cd, spunti e link da spulciare su internet e una ricetta di muffin spettacolari (che probabilmente non cucinerò, e anche in caso non potrebbero venirmi così buoni come quelli della padrona di casa, ma non si sa mai nella vita, restiamo positive e propositive!!).

domenica 19 febbraio 2012

L'ora d'aria

Che bello passeggiare per il centro (eccezionalmente innevato, cavolo che montagne!) e sentire il sole sulla faccia, l'aria fresca, nessun pianto nelle orecchie ma solo i propri pensieri. Girovago da sola, guardo le vetrine, faccio un po' di shopping (ok usufruire dello sconto 70% di Benetton solo nel reparto bimbi era qualcosa che non avrei mai creduto possibile fino a qualche tempo fa, ma vabbé...), e guardo i genitori con i passeggini arrancare sui ciottoli sporchi cercando inutilmente un'affinità tra di noi. Non che il pensiero di mia figlia non sia sempre presente, ma dopo tanti mesi di simbiosi, è stupendo prendersi un paio d'ore per sé che non siano quelle del sonnellino per recuperare le forze. E il mio giretto fumetteria+centro del sabato mattina forse non potrà più essere un sacro rituale come prima, ma piano piano posso trasformarlo adattandolo a questa nuova vita, in modo che sia soddisfacente sia per me che per la piccola aliena.

sabato 11 febbraio 2012

Come nasce una mamma

Avrei voluto mettere nero su bianco l'esperienza del mio parto prima possibile per non dimenticarne neanche un dettaglio, però forse è questo il momento giusto per farlo, se l'avessi fatto subito sarei stata offuscata dalla sorpresa del dolore. Sì perché i giorni successivi, se ripensavo a travaglio e parto, non potevo fare a meno di constatare che un dolore del genere è indescrivibile, per qualità e quantità, e inaspettato, per quanto si possa essere preparate. Ora sono passati quasi 5 mesi e ho metabolizzato del tutto quel dolore. Non è vero che lo si dimentica (non ancora nel mio caso!), ma sicuramente lo si inquadra in un'ottica diversa, gli si dà un senso più preciso e quindi non lo si ricorda più con orrore. Se ripenso al parto infatti lo vedo come un momento bellissimo della mia vita, un'esperienza potente, forse quella dove la donna può esprimere la sua maggiore potenza fisica, ma anche emotiva. Insomma sono passata dal "che male atroce" al "che esperienza irripetibile"! E ciò dimostra ancora una volta la forza e l'intelligenza della Natura.

martedì 7 febbraio 2012

Cattive madri?

Una mia amica, brava mamma di 2 bestioline di 3 e 5 anni, stamattina mi scrive: "sono una pessima madre". Non è la prima volta che glielo sento dire, e conoscendola so di potere escludere la falsa modestia. Insomma probabilmente sa che non è vero, ma c'è una parte di lei che tende a ingigantire gli inevitabili errori e la porta all'autoflagellazione. Io non ho avuto molto tempo per analizzarmi in questo nuovo ruolo, ma ammetto che sentirmi sbottare "basta, hai scocciato, ora tu DEVI dormire!!!" di fronte a una bimba di neanche 5 mesi non mi rende propriamente orgogliosa... E quando qualcuno mi dice "sei una brava mamma" scoppio di felicità e incredulità, come se non potessi davvero crederci e avessi sempre bisogno di una conferma esterna. Siamo donne adulte ormai, abbiamo affrontato diverse battaglie nel privato e nel lavoro, e allora perché ci sentiamo così fragili quando si tratta di giudicare obiettivamente il nostro essere madre? Perché siamo così dure con noi stesse? Le nostre madri e le nostre nonne sembravano svolgere i loro compiti con più naturalezza, forse agivano senza porsi troppe domande. Io non posso fare a meno del mio approccio critico-analitico, anche se negli ultimi anni l'ho smussato parecchio perché non intaccasse quella sacca di autostima di base che deve rimanere sempre là come una riserva di nutrimento, credo comunque che un po' più di leggerezza e auto-indulgenza non guasterebbero. 

lunedì 6 febbraio 2012

Let's start!

Lo so, l'ennesimo blog di una mamma, che palle, la rete non ne sentiva l'esigenza, ma la mamma piombata qui da un altro pianeta sì. Ha sempre pensato che se avesse avuto un figlio avrebbe tenuto un diario, ma carta e penna ormai, pur con il loro intramontabile fascino, non sembrano più darle lo stimolo giusto, così eccoci qua, alien mom & baby alla ricerca di un senso. Nel giro di pochi mesi è nata mia figlia e ho perso mia madre, insomma la Mamma sono diventata io, e ho bisogno di esplorare questa nuova identità, di mettere insieme tutti i pezzi, di entrare nella parte, e spero che scriverne mi aiuti sia ad elaborare il lutto che a chiarirmi le idee. 4 mesi fa mi sentivo come atterrata da Marte sul pianeta Terra, anzi sul pianeta Maternità, un affascinante ma stranissimo posto pieno di regole non scritte. Ora mi sto lentamente acclimatando, ma credo che la naturalizzazione sarà un processo molto lungo.