martedì 17 dicembre 2013

Il bambino è competente - e la mamma?

Ho finito di leggere l'interessante libro di Jasper Juul e, data la mia naturale inclinazione all'autoflagellazione, non posso fare a meno di chiedermi se la mamma sia competente quanto il bambino. L'intento dell'autore non è certo quello di addossare colpe ai genitori, per quello ci pensano già abbastanza i diretti interessati, ma di dare indicazioni sull'educazione dei bimbi nel pieno rispetto della loro integrità. Questo è un concetto che viene ribadito più volte e che può in apparenza sembrare scontato, ma che in realtà non lo è affatto. Perché più e più volte come genitori tendiamo a non rispettare i nostri figli come persone, ad abusare del nostro potere, a denigrarli o blandirli come fossero esseri inferiori. E quel che è peggio giustifichiamo queste pratiche ritenendole necessarie per la loro educazione e il loro "bene" (sottintendendo "noi sappiamo cosa è meglio per te, i tuoi sentimenti non contano").
Sono tanti i passaggi che mi hanno colpito, prima di tutto la tesi di fondo, ovvero che il bambino sia sempre competente nel senso di collaborativo, idea che a prima vista mi è sembrata piuttosto balzana, avendo io una piccola ribelle bastian contrario per figlia. Ma la collaborazione del bambino può assumere diverse forme, anche non facilmente individuabili.
I figli smettono di collaborare perché l'hanno fatto troppo e per troppo tempo, oppure perché la loro integrità è stata ferita. Mai perché non sono collaborativi.
L'autore fa tanti esempi nel corso del libro (cosa che io apprezzo sempre molto) e uno dei primi va subito a toccare un nervo scoperto: la bimba che piange quando viene lasciata al nido dalla madre. Secondo Juul è la madre ad essere ansiosa e triste e la piccolina avverte questi sentimenti e li copia, sta collaborando con la madre comunicandole un messaggio del genere: "c'è qualcosa che non va, che non è chiaro. Ti faccio sapere che ho capito, e penso che ti assumerai la responsabilità di risolvere il problema, in modo che poi potremo entrambe stare meglio". Ma la madre considererebbe collaborazione solo il commiato senza lacrime e non riesce a interpretare la reazione della figlia come collaborativa. I genitori hanno confuso la "collaborazione" con il "comportarsi bene". Hanno preferito porre l'attenzione sull'obbedienza piuttosto che instaurare una relazione basata su uguale dignità.
Un altro argomento che mi ha toccato molto è quello dell'autostima del bambino legata al suo bisogno di essere visto. Per esempio la bimba che fa lo scivolo e grida: "guardami, mamma!" si sentirà probabilmente rispondere: "sei andata benissimo, brava!", che, pur essendo una risposta amorevole, collega la bimba al risultato ottenuto dandole la sensazione che sua madre non stia realmente comunicando con lei. La bambina sta vivendo un'esperienza e quando dice: "guardami!" chiede solo che le vengano confermate la sua esistenza e la sua esperienza. Altri genitori esprimono il loro amore concentrandosi su se stessi: "fai attenzione a non cadere e a non farti male". Quest'ansia incessante frena lo sviluppo dell'autostima del bambino, perché il messaggio che lui riceve è: "non mi aspetto che tu ce la faccia"; sposta l'attenzione del bambino dalla propria esperienza e la trasferisce ai sentimenti della madre. Se la madre è spesso preoccupata, il figlio si metterà certamente a collaborare, diventando schivo e ansioso a sua volta (collaborazione diretta) oppure maldestro, facile agli incidenti, per portarsi al livello delle aspettative negative della madre (collaborazione inversa).
Da persona e madre ansiosa non posso che mettermi in allarme leggendo tutto ciò... :(
Ci sarebbero tantissimi passaggi e concetti che vorrei ricopiare, il libro fisico è stato sottolineato a dovere (anche dall'aliena stessa che ci ha pastrocchiato sopra!), ma mi limiterò a qualche "perla di saggezza" comprensibile anche senza spiegazioni, consigliando a chiunque abbia avuto la pazienza di leggere il post di recuperare il libro, davvero denso di spunti di riflessione!

Quando penso a quanto ci danno i figli, penso soprattutto alle sfide esistenziali che ci costringono ad affrontare, per il solo fatto che essi sono ciò che sono. Ci inducono a riflettere sui nostri comportamenti distruttivi, ci portano al limite della sofferenza e ci fanno dubitare delle nostre capacità di genitori; smascherano i nostri rozzi tentativi pedagogici di manipolazione e insistono sulla nostra presenza personale; ci offendono rifiutando il nostro consiglio e la nostra guida; affermano orgogliosamente il loro diritto di essere differenti; si comportano in modo distruttivo, costringendoci ad ammettere di avere sbagliato. In breve, la loro competenza ci impressiona al punto che dobbiamo riconoscerla, o mentire a noi stessi.

Noi possiamo usare il nostro potere economico, fisico o sociale sia per dare che per negare ai figli ciò di cui hanno necessità, ma quando lo usiamo per decretare che le loro reazioni o i loro sentimenti sono "sbagliati", commettiamo un abuso.

L'impulso struggente di proteggere e amare la propria creatura, e il desiderio di procurarle un avvenire felice, sono come l'alba della nostra vita. [...] Ma quest'impulso è reciproco. I figli lo vivono in relazione a noi. [...] I figli ci permettono di sentirci un valore in virtù della loro esistenza. E a sua volta questo permette a loro di sentirsi un valore per noi. Tutto questo è possibile solo se impariamo a contenere il nostro egoismo e a riconoscere la competenza personale dei figli come un dono - un dono che loro non sanno di offrire fino a quando non lo accettiamo. Se non riusciremo a impararlo, cresceranno nella convinzione di non avere altro valore di quello espresso dai voti scolastici o dal successo sociale. Questo non solo è doloroso per loro e stigmatizzante per noi, ma non li aiuta a diventare membri produttivi della società. 

giovedì 28 novembre 2013

Frustrazione tecnologica

Ho appena scoperto che cancellare le foto apparse in copia dal blog su google+ significa cancellarle anche dal blog stesso... È inutile, io e la tecnologia non riusciamo a venire a patti... :( Non so se sarò in grado di recuperare e ricaricare le foto perse, e intanto ripenso a domenica scorsa quando con 38 di febbre e il rumore della pioggia battente nelle orecchie ho scritto pagine e pagine di diario come ero solita fare nell'era pre-internet. Forse dovrei ritornare a quella dimensione essenziale, non c'è niente di più minimalista di un foglio bianco e una penna...

lunedì 28 ottobre 2013

Pecorella aliena

Abbiamo ripreso il nido con difficoltà, l'aliena fa ostruzionismo soprattutto nei confronti del cibo, temo sia il suo modo per dirmi che teme di essere abbandonata, che vuole sentirsi ancora un po' piccola, che vuole avere potere decisionale almeno su qualcosa, che questo andare qualche volta al nido e qualche volta no la fa sentire sballottata e le crea ansia... Non so, tiro un po' a indovinare visto che la nostra comunicazione va a singhiozzo. 
Dopo avere passato la fase dell' "ahia" ora la sua parola ricorrente è "paua" che viene associata a cose e persone più disparate. Non è facile avere 2 anni e capire e sentire tante più cose di quelle che si riescono ad esprimere... E questa smania di renderla "brava" come gli altri bimbi inquieta la mia parte anticonformista, quella refrattaria alle regole, che mi ha aiutato a pensare fuori dal gregge e che vorrei trasmetterle, magari non in maniera preponderante, perché alla parte anarchica va associata anche una parte più conciliante e meno furiosa se non si vuole vivere da eremiti. E spero tanto che questi metaforici calcetti sul sedere per spingerla a restare all'asilo, a mangiare, ad essere come gli altri la vogliono, non la rendano più dura oppure più accondiscente ma meno se stessa, perché anche a 2 anni c'è un sé e non ricordavo fosse così preciso...

giovedì 24 ottobre 2013

Di malanni stagionali, dade moleste e shopping compulsivo

Io e l'aliena ci stiamo rimpallando il raffreddore e tosse come in una partita di ping pong. La prima notte in cui lei ha una tosse moderata e non funesta&vomitosa, il mio naso si chiude con muco stile cemento armato e la passo di nuovo in bianco. Il raffreddore mi porta mal di testa, nausea e un'isteria rabbiosa che sfogo sulla povera aliena, rea di comportarsi come una duenne che non obbedisce. Dopo gli urli mi sento una mamma orribile, mi dico che posso anche smetterla di spendere soldi in bei libri sulla puericultura se tanto poi mi riduco a questo abbruttimento, e così mi deprimo e innervosisco ancora di più... Al B&B clandestino dei nonni si aggirano simpatici ospiti ai quali non riusciamo a rispondere con altrettanta simpatia e verve vista l'annichilente mancanza di sonno. Considerando la condizione zombesca in cui versano mamma e figlia (+ AlienDad con il solito mal di schiena cronico, una famiglia di derelitti!) il nido è stato momentaneamente sospeso. Durante la comunicazione alle dade mi è stato detto che l'aliena è tanto simpatica e gioca volentieri con gli altri bimbi ma rifiuta di sedersi a tavola, mangiare o fare qualunque altra cosa le venga chiesta guardando con compatimento gli altri bimbi "bravi", e che dovrei smettere di darle la tetta di giorno riservandola a mattina e sera. Non ho ben capito se per le dade quest'indole anarchica sia correlata alla tetta, loro la vedono come un impedimento al loro lavoro, ma per noi è sempre stata la panacea di tutti i mali (eh no, checché ne dicano loro, io continuo a fare di testa mia, as usual).
Per distrarmi dai cattivi pensieri (che possono riassumersi in : "la mia vita è ancora in stallo, ho bisogno di cambiare, ma ho anche tanta paura del possibile cambiamento"), mi iscrivo a siti di shopping quali kiabi (fatto già un ordine per l'aliena, se compro per lei non infrango il voto del no shopping per me, ehm...), e AmazonBuyVip di cui consulto religiosamente ogni mattina le nuove offerte (per poi non comprare nulla, almeno finora...). Devo dire che questa nuova mania unita al voto declutteroso dell'eliminare e non comprare è una perversione al limite della schizofrenia, e quindi mi si addice molto! -_-'

venerdì 18 ottobre 2013

Nuovi ritmi

Queste prime giornate al nido hanno segnato un cambiamento di rotta nella nostra quotidianità regalandomi un paio d'ore di libertà colpevole durante le quali mi aggiro fra negozi e angoli poco  conosciuti del centro città facendomi domande esistenziali: "che ci faccio qui da SOLA? / Dovrei già mettermi a cercare lavoro prima della fine dell'inserimento? / Starà piangendo ora? / Perché Tezenis non fa più quel modello di reggiseno col finto ferretto con cui mi trovavo così bene?". 
Resistere allo shopping è stato difficile, per fortuna non siamo in tempo di saldi, e ho ceduto solo ad acquisti per l'aliena e a un regalo, mi mantengo sulla linea del no-shopping anche se non so quanto durerà, leggere post come questo però aiuta, dovrei stamparlo e appenderlo in casa!

L'aliena pian piano sta facendo progressi e considerando il nostro rapporto simbiotico devo dire che è anche troppo brava, ha smesso di piangere quando la porto alla mattina e vederla fare ciao ciao con la manina quando me ne vado mi commuove più di quando la lasciavo urlante e in lacrime. Ma il tempo di permanenza è breve (neanche 2 ore) e non abbiamo affrontato la prova del nove del pranzo; per ora al momento della merenda rifiuta di sedersi con gli altri bambini e davanti alla frutta chiude gli occhi e gira la testa sdegnata, ancora non è scattata l'emulazione nei confronti dei bimbi disciplinati, resta la solita anarchica! Per fortuna è un animaletto sociale per cui si diverte a importunare i suoi compagni facendo loro lunghi monologhi in lingua marziana...
E intanto ho avuto la triste conferma che andando al nido i bambini sono sempre malati. Mi illudevo che l'aliena avesse un sistema immunitario più forte e invece dopo un raffreddore tostissimo con tosse vomitosa annessa, che stiamo ancora faticosamente smaltendo, ecco arrivare la febbre stasera! Di questo passo l'inserimento lo finiremo a Natale, uff!

giovedì 3 ottobre 2013

Si comincia!

Primo giorno di inserimento andato meglio del previsto, l'aliena si è fiondata su giochi e bimbi alla velocità della luce (evidentemente la mamma è di una noia mortale... -_-) e mi ha considerato poco e niente per l'intera ora, mentre gli altri bimbi continuavano a portarmi in "dono" vari giochi e libri e a reclamare la mia attenzione, che teneri... Premio "stretta al cuore" va a una bimba che vedendo me ha ripensato alla sua mamma e si è intristita fino alle lacrime, mi sono dovuta trattenere per non piangere insieme a lei... :( Le dade comunque sono state molto dolci nel coccolarla e mi hanno assicurato che in caso di pianto inconsolabile chiamano sempre i genitori, non li lasciano piangere assolutamente (come invece si vocifera facciano nel nido in cui avrei dovuto mandarla e dalla quale sono "scappata" dopo averne sentito parlare male...).
La prima impressione sul "campo" è dunque positiva, speriamo che l'aliena prosegua così anche quando non ci sarò più io a portata di tetta/abbraccio!

mercoledì 18 settembre 2013

Virus inquietanti e fine della versione estiva della sfida all'armadio

L'aliena settimana scorsa si è beccata una malattia a me sconosciuta (herpangina o herpes angina) e conserva ancora una tosse catarrosa da vecchia fumatrice. Dato che non ha mai sperimentato nulla di simile nei suoi 2 anni di vita, mal sopporta la situazione ed è ancora più noiosa e intrattabile del solito, tutta un "ahia" e "basta" conditi con frigne che stanno mettendo a dura prova la mia pazienza... Inoltre la malattia l'ha fatta regredire alla fase koala e vuole sempre stare "braccio mamma". Tutto ciò sta erodendo la mia, già esigua, dose di fiducia nei confronti del nido. Inizialmente l'inserimento era stato previsto per il 16 settembre, poi è stato posticipato al 7 ottobre e a questo punto non posso che esserne felice visto che inserirla in questi giorni sarebbe stato un dramma. Cerco di vedere segni positivi e penso al 7 ottobre (che è una data a me cara) come uno di quei segni che mi dicono: "andrà tutto bene", ma nel mio cervello non tace quella vocina che afferma perentoria: "fino ai 3 anni i bimbi devono stare con la mamma"... Mi sento una campionessa del "fasciarsi la testa prima di cadere", atteggiamento che solitamente odio e cerco di combattere, ma in questo caso proprio non riesco, il massimo che posso fare è mantenere un precario equilibrio fra le mie spropositate ansie e la timida fiduciosa aspettativa (che spero di rinforzare durante il colloquio con le dade settimana prossima).

Intanto dichiaro chiusa la sfida all'armadio nella sua versione estiva, essendo partita a metà estate devo dire che è andata bene, sono riuscita a indossare quasi tutto, se avessi avuto 3 mesi pieni e una vita sociale più attiva (anzi no una vita sociale e basta -_- ) sicuramente sarei riuscita a chiudere perfettamente il cerchio, ma sono comunque soddisfatta: ho ottimizzato ulteriormente l'armadio, evitato spese (solo 2 canotte very very cheap e un paio di scarpe da ginnastica perché quelle che avevo non erano più presentabili...) e sono pronta ad inaugurare la versione invernale dopo una pausa autunnale di riflessione :)

lunedì 9 settembre 2013

Sfida all'armadio - arranco ma non mollo!

Cosa succede ultimamente nella nostra stazione spaziale:

- C'è stata la riunione con le tate del nido e io sono parzialmente fiduciosa, anche se oscillo fra il "che bello l'aliena va presto al nido" e l' "oddio, come faremo a staccarci? Occorre un bisturi!"
- ho ricevuto una bellissima notizia che aspettavo da tanto, ma che, oltre a commuovermi, ha smosso anche sentimenti malinconici (perché poi alla fine per me è quasi sempre così...), comunque tornerò presto sull'argomento...
- con AlienDad in ferie ci godiamo gli ultimi scampoli d'estate, fra parchi, spiaggia e visite a parenti e amici, tutto in maniera assolutamente low cost, anche se ci siamo concessi la spesa pazza di due nuovi comodini per la camera da letto (li cercavamo da tempo, ma non c'era nulla che ci colpisse, arrivato il nuovo catalogo Ikea abbiamo avuto il colpo di fulmine! )
- la sfida all'armadio continua, cerco di essere brava e ormai il guardaroba estivo ha quasi finito il suo giro, però ho mollato un po' la presa sulle foto e mi sono concessa un piccolissimo strappo al no shopping con 2 economicissime canotte da supermercato (se le compro durante la spesa non vale come shopping-shopping, no? :faccinachefischiettaingenuamente: ) e mi sono sfogata con gli acquisti per l'aliena (sempre ikea... Visto che presto è il suo compleanno ci siamo fatti regalare in anticipo dai nonni la mini cucina accessoriata - che mi piace in quanto unisex - e noi abbiamo preso lavagnetta coi gessetti e qualche giochino in legno, poi qualche librino al mercatino dell'usato e direi che per un po' anche lei è a posto, anche perché lo spazio e i soldi sono sempre meno!!)





mercoledì 28 agosto 2013

Sfida all'armadio - week 4

Nell'attesa che i nonni tornino dalle vacanze, la mamma si macera nelle ansie per il nido mentre l'aliena, ignara del prossimo cambiamento, ha trovato la sua nuova passione nell'igiene orale... Appena finiamo di mangiare scatta come una molla: "inti, intiiii" (denti per noi terrestri) e mi obbliga a spazzolare i denti per circa mezz'ora, mai avuti così puliti come in questo periodo!
La sfida all'armadio continua anche se certi giorni mi maledico per averla intrapresa, ci sono mattine in cui vorrei mettermi la prima cosa che capita senza stare a riflettere (considerando anche che quando l'aliena freme per andare al parco è difficile stare lì a pensare a cosa indossare), inoltre quando vengo assalita da dubbi/crisi esistenziali come in questo periodo, il pensiero dei vestiti mi sembra troppo frivolo da conciliare con le mie riflessioni, anche se in realtà so che non si tratta solo di semplici vestiti, ma di obbligarsi a cambiare mentalità sugli acquisti e sul valore che diamo agli oggetti. Avrei potuto fare una cosa simile anche coi libri, ovvero non comprarne/prenderne in prestito/scambiarne fino a che non sia riuscita a smaltire la pila di to be read, ma questa mi sembra un'impresa ancora più titanica, vedremo se in futuro ne avrò le forze!







domenica 18 agosto 2013

Sfida all'armadio - week 2 (part 2) & 3

Continua la nostra placida estate, fra parchi e spiaggia, per fortuna il caldo si è un po' attenuato e riusciamo ad uscire anche la mattina a caccia di bimbi ;)
Abbiamo esplorato un po' i parchi della nostra città e scoperto con piacere il parco naturale di Cervia, molto ombreggiato e pieno di animali (anche se l'aliena era più attratta dai bimbi che si fermavano a vedere gli animali, lo prendo come buon segno in attesa del nido...).

La mia sfida continua e sempre di più mi rendo conto di quanto un'estate intera non basti per indossare tutto il mio guardaroba estivo, pur cambiandomi tutti i giorni, eppure non mi sembrava di avere così tanta roba! :O Davvero quest'esperimento si sta rivelando utile, ogni volta che passo davanti a un'allettante vetrina e sento prudere le mani mi dico: "e quando lo indosserei se già non riesco a far fare il giro a tutto il guardaroba?" e riesco a trattenermi... Inoltre, anche se l'idea di fotografare il modo in cui sono vestita e postarlo qui mi suona ancora vagamente ridicolo, mi accorgo che è uno sprone giusto, lo stimolo che mi costringe a non barare!
Finora di quello che ho indossato non ho eliminato quasi nulla, segno che il mio costante decluttering funziona discretamente, ma è anche vero che ci sono pezzi nell'armadio che guardo ormai da anni dicendomi: "mmm, no, oggi no" e non mi decido a disfarmene, c'è ancora da lavorare...










sabato 10 agosto 2013

Sfida all'armadio - week 2 part 1

Domenica 4 agosto: caldo infernale, per sfuggire al quale noi non ci rifugiamo né al mare né in montagna ma... in un'altra città! Giretto al nostro amato parco urbano di Forlì in compagnia di piadina e coniglietti (no, i coniglietti non fanno parte del menù...). Metto un vestito sfruttato molto in gravidanza e poi più messo, il premaman mi sta ancora bene (non so se gioirne sinceramente...).
Chiacchiero con una nonna che alla vista della mia solita tetta al vento mi chiede l'età dell'aliena, mi aspetto i soliti commenti acidissimi e invece trovo piena comprensione, anzi la signora mi dice che quando la figlia ha smesso di allattare la nipotina a 2 anni perché si era stufata, lei se ne è dispiaciuta visto che la bimba si faceva dei gran pianti... :( La rassicuro sulla sorte dell'aliena, darle la tetta è l'ultimo dei miei problemi attualmente, continuerò anche fino all'età scolare se lei vorrà...



Lunedì 5 agosto: ancora caldissimo, commissione veloce veloce, mi infilo una maglietta corsara (del bookcrossing) con la scritta Reading is sexy... :) mi sta un po' stretta ma questa non la elimino dall'armadio, ha un valore affettivo, declutter non l'avrai!



Martedì 6 agosto: rimaniamo in casa (io con la mia bella camicia da notte di Hello Kitty che piace tanto all'aliena: "kitty, miaooo") e riceviamo una gradita visita: una simpatica e tenera bimba di 8 anni che con la sua sola presenza galvanizza l'aliena (adora le bimbe grandi!), e fra teatro dei burattini, ripetizioni d'inglese e abbracciatone acrobatiche passa il pomeriggio...

Mercoledì 7 agosto: mare!! nonostante l'effetto scheggia impazzita riesco comunque a fare qualche chiacchiera con la mia amica che è un po' in crisi e bisognosa di sfogo, mi rendo sempre più conto di quanto noi mamme siamo caricate di aspettative e responsabilità. Questa mia amica ha una bimba dolcissima di 11 mesi che già sparlotta (mamma, babbo, dada, i versi degli animali), ma cosa nota la gente? Che ancora non gattona né cammina e che non mangia i solidi, e di ciò viene incolpata la mamma che non la stimolerebbe abbastanza... -_-' L'aliena ha cominciato a camminare a 16 mesi e a masticare decentemente verso i 18 e non mi sembra una bimba con ritardi nello sviluppo... Ma perché tutta questa fretta di bruciare le tappe? Lasciamo che siano i bimbi a decidere quando si sentono pronti a tagliare certi traguardi, forzandoli non si fa che fargli perdere la fiducia nelle loro capacità. E stressando le mamme non si fa che arrivare vicini a prendersi un bel vaffanculo!! Ci lasciassero un po' in pace tutti questi sedicenti esperti dell'infanzia!!

(Ah, sì, la mia sfida... L'ennesima maglietta gialla ripescata dal fondo dell'armadio... Ma quante ne ho? Si capisce che è il mio colore preferito?)

Giovedì 8 agosto: spesa! Al negozio del biologico scoppia il dramma quando dobbiamo andare via perché l'aliena non vuole staccarsi dalla lavagnetta coi gessetti dell'ikea, sto meditando di andare a comprargliela, il no shopping che mi sono imposta non riguarda i suoi giochi, anche se pure per quelli voglio essere oculata, soprattutto dopo avere letto Simplicity Parenting (consiglio libro e blog!).
Al supermercato rinuncio a tenerla buona nel carrello e la lascio correre selvaggia e libera, per fortuna che c'è AlienDad ad occuparsi della spesa... Il no shopping viene parzialmente tradito dall'acquisto di mutande, ma ne avevo bisogno perché ultimamente, mutatis mutandis, non faccio altro che buttarne via di vecchie e vabbé che con l'allattamento in pubblico il mio senso del pudore si è drasticamente assottigliato, però alle mutande ancora non mi sento di rinunciare...

(con i soliti shorts passepartout - faccio sempre così: trovo un capo che mi sento bene addosso e non lo mollo più, anche per questo motivo questa sfida è importante! - abbino una canotta che non portavo da un paio di anni, il viola/lilla ormai faccio fatica a vedermelo addosso ma i pois hanno sempre un loro perché!)



Venerdì 9 agosto: le previsioni minacciano piogge, temporali, fulmini e saette, sto barricata in casa aspettando una tromba d'aria finché verso sera mi rendo conto che la giornata sarebbe stata perfetta per una passeggiata... Ma va' va'... Non so se per la metereopatia o per la notizia che ci hanno preso al nido, ma resto nervosa per tutto il giorno e rispondo male all'aliena che non ne vuole sapere di fare il riposino, ovviamente poi mi sento una merda e ciò non fa che aumentare il mio nervosismo. Perché la notizia del nido mi agita? Perché vuol dire che inizia una nuova fase, che ci sarà un parziale distacco dopo 2 anni di simbiosi, che dovrò cercare lavoro con tutte le frustrazioni annesse e connesse, e non so come affronteremo la cosa io e quella piccola birba, boh, forse probabilmente lei meglio di me... Speriamo!

lunedì 5 agosto 2013

Sfida all'armadio - days 5 & 6

Venerdì 2 agosto: per la spesa mi metto un vestito scambiato su zerorelativo e mai messo finora (ormai sembra un mantra...), il non-colore nero lo tollero a stento, soprattutto d'estate, dopo anni di total black ho il rigetto, ma questo è un modello che mi sta particolarmente bene (sì, facciamoci i complimenti da sole se non ci arrivano da fuori!) e il bianco del décolleté stempera un po' il funereo.
Come al solito mentre AlienDad si destreggia fra le corsie io inseguo l'aliena sempre affetta da tarantismo... Per fortuna ancora non è entrata nella fase "mamma, me lo compri?" con relativi capricci, già la temo!!



Sabato 3 agosto: alla mattina di nuovo un giretto al centro commerciale, con i nonni questa volta, scelgo una maglia bianca che non metto da un bel po', è un cotone troppo grosso non adatto a queste temperature, decisamente scelta sbagliata... Volevo abbinarla ad una gonna grigio-bianca comprata anni fa e mai messa, ma quando mi vado a provare la gonna mi accorgo che è troppo larga in vita, mi cade!! Che faccio? la faccio stringere, la tengo in attesa di ingrassare (me lo aspetto dopo che avrò smesso di allattare!) o la scambio su zr? uff, non ho ancora deciso, mi sa che la scambio però, tenerla sarebbe contrario all'esperimento che sto conducendo!!



Al pomeriggio vado di nuovo al mare, metto una canotta viola che non mettevo almeno da un paio d'anni, mi sta ancora bene, è promossa, ma come al solito prima del mare dimentico la foto... Sono già proiettata verso la "sabbia sabbia" come ripete l'aliena quando si rende conto che andiamo al mare, su e giù per la passerella 100 volte, finalmente non ha più paura dell'acqua e oggi il mare è limpidissimo, almeno fino alle 6 di sera quando si riempie di alghe (!!!), che strane maree...

domenica 4 agosto 2013

Sfida all'armadio - days 2, 3 & 4

Martedì 30 luglio: io e l'aliena abbiamo un compleanno in un parco della città dove non siamo mai state. Già al secondo giorno di sfida cedo a un vestito che quest'anno ho già indossato, perciò devo trovare qualcosa di nuovo negli accessori. Il vestito è rosso e io amo l'abbinamento di questo colore con il bianco, quindi niente di meglio di un paio di orecchini candidi fatti all'uncinetto, scambiati su zerorelativo e mai messi finora.
La giornata è calda ma non afosa e ringrazio il cielo di ciò dato che la piccola, affascinata dalla quantità di bambini presenti e dall'area riservata ai cani, sgambetta senza sosta in stile tazmania per circa 2 ore e io devo rincorrerla ovunque... Panini con la Nutella già smaltiti ancora prima della digestione, evviva!



Mercoledì 31 luglio: il caldo non torrido sembra allietarci anche oggi e visto che l'aliena si sveglia presto ce ne andiamo al parco (quello sotto casa questa volta) dove facciamo la conoscenza di una socievole coetanea con l'altrettanto socievole mamma-maestra d'asilo (che bello, a volte con le mamme al parco non scatta sempre "feeling", mi trovo quasi meglio con i nonni che generalmente mi sembrano più rilassati!). Le bambine sembrano apprezzare molto la mia borsa coi gatti "mao, maoooo", altro scambio su zr mai sfruttato finora (al quale ho abbinato una vecchia maglia che non mettevo da tanto, perché pensavo non fosse comoda per allattare e invece ci sono riuscita lo stesso...).



Giovedì 1 agosto: nel tardo pomeriggio riusciamo a fare una scappata al mare, mi sono venute le mestruazioni in anticipo, ma ciò non mi scoraggia, tenere l'aliena in casa è peggio dell'affrontare i dolori mestruali in pubblico!! Dal fondo dell'armadio vado a riesumare una canotta bianca con le ciliegie e mi viene in mente di una ragazza su un forum che proprio così chiamava le mestruazioni, anche oggi sono in tema quindi! :)))

(dimentico la foto, ma la canotta è talmente spiegazzata che sarà stato il mio inconscio casalingo a portarmi al lapsus!)

venerdì 2 agosto 2013

Sfida all'armadio - day 1

Lunedì 29 luglio: io, l'aliena e i nonni andiamo al vivaio a comprare fiori.
Io mi metto una gonna abbastanza bucolica che in passato ho indossato molto, ma che non mettevo più da almeno 2-3 anni, ballerine bianche sfruttate molto in gravidanza e poi accantonate, maglietta scambiata su zerorelativo e mai messa prima. La maglia ha la stampa di un pesciolino, e l'aliena come la vede esulta dicendo: "pisci pisci" e "occhio" toccando a ripetizione la scintillante perlina che fa da occhio al pesce.
Arriviamo là e l'aliena si esalta nel vedere un laghetto zen con le carpe giapponesi, le koi. Di nuovo è tutta un "pisci pisci" e cerca di buttarsi nel laghetto... Ok, per cominciare direi che abbiamo scelto, pure se involontariamente, un abbigliamento in tema :)




giovedì 1 agosto 2013

Sfida all'armadio, il post-decluttering divertente

Nonostante un periodico decluttering il mio armadio sembra sempre sul punto di scoppiare, perciò, complice anche un budget sempre più risicato, ho deciso di sfidare quella montagna di vestiti e di indossarli tutti (no, non insieme, come Joey in quella mitica puntata di Friends... 10 punti stima per chi la ricorda!).

Le regole sono semplici: 

1 - ogni giorno devo mettere almeno una cosa che non ho mai messo quest'anno, meglio ancora se sono cose che non ho messo MAI (e ce ne sono diverse, ahia!!). Per cose non intendo solo vestiti, ma anche accessori, scarpe, gioielli.

2 - No shopping, concesso solo il baratto (santo zerorelativo, oggi mi è arrivata una borsa meravigliosa, Katia se sei in ascolto sappi che non ti ringrazierò mai abbastanza!).

3 - Cercare di fotografare i vari outfit (se vogliamo chiamarli così facendo un po' figo) per darsi una maggiore motivazione

Scopo: oltre a divertirmi un po' nel mettere cose che tendo a tenere lì per migliori/più adatte occasioni (carpe diem anche nel vestirsi, su!!), vorrei individuare davvero quello che ha senso conservare e quello che invece non mi sento bene addosso e che quindi va accantonato. Essendo io molto lunatica questo si rivelerà probabilmente difficile, ma proviamo!

AVVERTENZA: Ovviamente i capi saranno quelli di stagione, non mi metterò il maglione con 40 gradi, né gli stivali (ah, è vero, c'è chi li mette pure d'estate... -_- ), ma siccome questo non è un blog di moda le foto saranno spesso e volentieri scrause quanto i miei abbinamenti... 

mercoledì 19 giugno 2013

Alien at the beach

E dopo questa infinita piovosa primavera durante la quale abbiamo cercato di approfittare dei pochi spiragli di sole concessi per fare qualche ruzzolone al parco (jumping up and down in muddy puddles!), raccogliere margherite, fare amicizia con bambini dai nomi e/o origini multietniche, soffiarci il naso gocciolante (questa solo io per fortuna, maledetto logliarello e parenti tuoi), eccoci arrivate all'estate e al binomio mare-montagna.
MARE - timidamente tentato per due pomeriggi: entrambe tutte belle spalmate di protezione 30 sembravamo più delle geishe al trucco che bagnanti, ma d'altronde la bimba non va per la tintarella e la mamma se è raggiunta dal sole non si abbronza... si ustiona e basta :( quindi meglio l'effetto geisha che quello aragosta... Uscite di casa l'aliena tutta gasata dice "paco paco" (la R è ostica, e lei è ignara del cambiamento di programma) mentre io canticchio "tutti al mare a mostrar le chiappe chiare" galvanizzata all'idea di uscire dalla casa-bunker in cui le condizioni climatiche avverse sembrano voler tenerci rinchiuse (e prima la pioggia, e poi il troppo caldo, e signora mia non esistono più le mezze stagioni e via dicendo...). Ovviamente per arrivare sbagliamo strada e ci perdiamo, ma questo per me è un classico e poi Cervia è bella sì ma tutti quegli alberi mi confondono!!!
Comunque il bagno è bello, ombrelloni non fitti, poca gente e poco casino, tanto spazio e tanti giochi, rispetto al pigia-pigia claustrofobico al quale sono abituata mi sembra un sogno! Peccato che l'aliena sia molto diffidente e quando provo a metterle i piedini sulla sabbia urli come un'aquila, chissà cosa le sembra, non sono mica sabbie mobili, mah! Per fortuna arrivano i rinforzi e vedendo la sua amichetta pacifica come Budda l'aliena comincia a pensare che la "sabba" non sia poi così pericolosa, anzi sulla pelle spalmata di crema fa un simpatico effetto e pure da assaggiare non è niente male... -_-
La diffidenza però torna prepotente al momento del bagnetto, mentre la nostra baby amica (9 mesi e 9 chili di calma zen, beata la sua mamma!!) si infila di buon grado nel suo canottino e sgambetta serena come un pesce, la mia fifona mi si aggrappa stile koala e ogni volta che provo a dirle "dai, immergiamoci" mi urla terrorizzata NOOOOO manco volessi gettarla fra le fiamme dell'inferno... Accidenti, ma una bimba che ha preso tutto dal babbo poteva prendere dalla mamma solo la paura dell'acqua? SGRUNT!

(Per la montagna dobbiamo fare la prova al più presto, ma ora che sgambetta sarà difficile convincerla a stare ora nello zaino/marsupio, vedremo... Stay tuned!)

sabato 20 aprile 2013

Like a snake...

Con il baratto on-line può succedere di tutto, ti arrivano pacchi che ti fanno sentire come un bimbo la mattina di Natale, e nonostante gli accordi presi c'è sempre l'elemento sorpresa, a volte nel bene e a volte nel male, come nella vita reale...
Ieri è arrivato un pacco stracolmo di cose belle e in mezzo c'erano anche dei giornali del 2005-2006, sfogliandoli pensavo alla mia vita durante quegli anni e mi è venuto il magone, ero sull'orlo di grandi cambiamenti, sarebbero accadute tante cose che neanche mi sarei sognata/immaginata, la mia vita era ad una svolta e infatti io ero parecchio in crisi, perché quando c'è bisogno di cambiare pelle il processo non è mai del tutto indolore.
E ora? Anche questo è un periodo di passaggio? Mi attendono nuove sfide, scenari che non riesco neppure a figurarmi, stimoli diversi? Lo spero, e lo temo.
Ormai non conosco più neanche bene i confini della mia comfort zone, fluttuano come il mio umore, so di sicuro che si sono allargati, ma sarebbe bello vederli distanti come il sole che tramonta all'orizzonte, per essere sicura che non devo temere nulla, che la vita è cambiamento, e che mettersi seduti troppo comodi è allettante sì, ma non fa crescere, damn it.

giovedì 4 aprile 2013

Vizio o amore?

Durante i ritrovi pasquali col parentado (acquisito) mi è stato fatto notare più volte che viziamo troppo l'aliena : "prende ANCORA il tuo latte? Ma così tu deperisci, stai male!!"; "lasciala lì a piangere, non si è fatta nulla, se la prendi sempre in braccio l'avrà sempre vinta lei" e amenità del genere. Ovviamente io facevo di testa mia, quindi tiravo fuori la tetta ogni volta che io e l'aliena pensavamo fosse il caso (fuori o dentro casa per me non ci sono problemi, e se a qualcuno non piace la vista è libero di voltarsi a guardare altro :D ), e cercavo di consolarla ogni volta che piangeva anche se mi accorgevo che non si era fatta male, i bambini hanno anche disagi interiori, ma certa gente non si ricorda più la propria infanzia...
All'ennesimo "viziate troppo questa bambina" io ho ribattuto serena "il concetto di vizio è relativo", mentre la nonna è stata più efficace: "noi le diamo tanto amore!". Go granny!! E chi l'ha detto che le suocere sono tutte arpie? L'aliena ha solo una nonna purtroppo, per fortuna è una Nonna con la lettera maiuscola!

venerdì 1 marzo 2013

Walking talking Alien

Wow, è da una vita che non scrivo, mi sono lasciata sconfiggere dalla pigrizia e dall'abbruttimento della quotidianità che, se non ci si sforza di combattere cercando sempre qualcosa di magico e sorprendente, sta sempre in agguato pronto a inquinare i pensieri.
Ma con un'alienina in crescita le sorprese non mancano mai, è stupefacente notare i progressi che fanno i bambini in pochi mesi, le loro reazioni a cose che noi diamo per scontate, il loro progressivo tramutarsi da animaletti in personcine vere e proprie. L'aliena da brava pigra (qualcosa dalla mamma dovrà pure avere preso, no?) ha cominciato a camminare a 16 mesi quando ormai non ci speravo più, già la vedevo gattonare fino all'età scolare... E ora che questo esserino gira ancora più autonomamente per casa e te la ritrovi lì che ti fissa e ti parla velocissima in quel suo strano dialetto teutonico-coreano e poi ti guarda come per dire: "capito, mamma?", tu pensi che è una mini persona sì, ma una persona in tutto e per tutto, il che non dovrebbe sorprenderti così tanto, ma in realtà un po' sì, perché fino all'altro giorno era un bebé e i bebé si assomigliano tutti e insomma come interazione ti dava più soddisfazione il gatto! E proprio come un gatto quella bestiolina sa e capisce tutto, ma preferisce fare di testa sua, non che volessi un robottino da comandare a mio piacimento, ma anche dire 100 volte "no, così non si fa/quello non si tocca" mentre lei ti guarda con aria di sfida e ride e ti fa no con il dito per prenderti in giro, alla lunga diventa leggermente stressante!! E siamo solo all'inizio, questo pensiero un po' mi atterrisce e un po' mi esalta, tremo al pensiero dei danni che potrei combinare ma cerco di non farmi assalire dai sensi di colpa quando nutro cattivi pensieri o agisco da mamma non "sufficientemente buona", e intanto cerco di godermi la compagnia di quella briciolina di persona perché tutti ti dicono: "goditela, cresce così in fretta" e tu fai spallucce pensando "che palle questi discorsi triti" e poi ti rendi conto che è verissimo e che ogni volta che la ignori per farti i fatti tuoi è un momento di lei, di voi, che non torna...